come Alcesti, rinunciare alla vita per amore degli altri
per non dimenticare Giulio Regeni
Scopro causalmente nel 1998 l’esistenza dei #collegi_del_mondo_unito perché mia figlia all’epoca alle elementari vince un riconoscimento per una poesia che la sua maestra aveva inviato.
Ci dicono che ci sarà una premiazione in un luogo che avevo spesso sognato di visitare, luogo di ispirazione di artisti e poeti, tra cui il mio amato Rilke: il castello di Duino.
Un’ala del castello ospita il Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, dove ragazzi provenienti dalle più svariate nazioni completano il loro percorso scolastico formandosi anche nel confronto multiculturale e multirazziale.
In quel luogo, circondato da giovani diversi tra loro ma accomunati dalla serena consapevolezza dell’universalità dei sentimenti, stavo osservando la realizzazione di un #sogno.
Alla fine della seconda guerra mondiale, un gruppo di benefattori aveva voluto dar vita ad un progetto educativo utopico. Educare i migliori giovani di tutto il mondo, senza limitazioni sociali o razziali, creando luoghi come questo, in varie nazioni, mescolando tra loro ragazzi provenienti da ogni angolo del mondo. Le attività educative prevedono anche musica, canto e soprattutto attività sociali al di fuori del collegio.
Il sogno sembra realizzarsi: educare i migliori giovani ai valori più alti della nostra civiltà, al rispetto, alla solidarietà, all’equilibrio e al confronto.
I nostri figli migliori, tra questi anche Giulio Regeni.
Scrive Rilke:
Allora
Riconobbero il dio, l’agile dio,
Che stava pieno della sua missione,
Implacabile…
Deve morire Admeto. Quando? Adesso.
Come nella poesia, il sogno a volte si infrange contro una realtà cruda e brutale. Ad un giovane un giorno di gennaio sono stati strappati tutti i suoi sogni, e i sogni dei padri,e le aspirazioni di tanti, e gli ideali di una civiltà.
Ho provato sdegno e dolore. La brutalità implacabile non del dio, ma della bestia. Una profanazione insanabile di un figlio, ma anche di valori fondanti per la nostra civiltà: umanità, rispetto per la vita, dignità.
#giustizia e #verità non saneranno le ferite, ma non invocarle ucciderebbe la #dignità di tutti noi.
E allora dopo il Sogno ci sarebbe il Nulla.